Le elezioni del 2013 hanno visto ulteriormente scendere il consenso del Pd nel Crotonese. Dal 2008 al 2013, in soli cinque anni, il Pd ha perso il 15,9% dei consensi; un dato che merita più di qualche riflessione. Non siamo più la Stalingrado del Sud, ma questo si sapeva; sparita la classe operaia a Crotone, nel giro di un quindicennio, siamo passati dal 48% del solo Pci ad un magro 23,12% del Pd.
In molti comuni, sopratutto quelli con il maggior numero di abitanti, il Pd è stato superato dal Pdl e in alcuni addirittura anche dal M5S. E' un trend negativo che si protrae dal ballottaggio delle elezioni provinciali del 2009 quando il candidato del Pd Schifino fu sconfitto e per la prima volta la provincia di Crotone passò a destra. L'anno successivo le elezioni regionali confermarono la medesima tendenza e si arrivò al commissariamento del partito democratico. Oggi, nonostante il maltrattamento del Sud e della Calabria da parte del governo Berlusconi - Tremonti - Bossi, malgrado la pessima gestione dell'amministrazione provinciale che ha come unico obiettivo il mantenimento delle poltrone e dello status quo, malgrado la pessima gestione del centro destra e di Scopelliti che ha esportato in regione il "modello Peggio", non siamo riusciti a vincere e ad affermarci come partito.
Molti hanno votato con rabbia e rassegnazione M5S che è diventato il primo partito a Crotone e in Calabria, in molti hanno votato M5S anche per lanciare un segnale. Come partito e come coalizione offrivamo all'Italia il miglior programma e siamo stati gli unici a non raccontare favole e promettere l'impossibile (con noi non ci sarebbe stato nessun rimborso Imu e nessun assegno da 1000 euro per tutti i disoccupati), ma evidentemente non siamo riusciti a convincere l’elettorato della bontà delle nostre idee e delle nostre proposte.
La Calabria e il Crotonese hanno bisogno di una svolta. Nella nostra provincia un giovane su due è disoccupato, il tessuto economico e sociale è inesistente, siamo la zona più povera d'Italia e tra le ultime in Europa, abbiamo un reddito pro capite da Terzo Mondo, l'Aereoporto chiuso, linee ferroviarie inesistenti, il porto che viene "visitato" solo dal mare, un turismo spontaneo e selvaggio, la zona industriale ancora da bonificare che continua ad inquinare il territorio, i fondi europei che vengono gestiti in buona parte per soddisfare le clientele elettorali che ad ogni tornata portano il loro pacchetto di voti, l'ospedale che funziona sempre peggio e l'elenco potrebbe continuare...
In questo contesto nei partiti non si discute più, le ultime proposte per il rilancio di questa meravigliosa terra le hanno fatte i sindacati che oltre a gestire le numerose crisi aziendali e ad assistere migliaia di precari suppliscono i partiti e svolgono le loro funzioni; persino la confcommercio quest'estate aveva redatto delle proposte e affisso manifesti per i negozi della città in cui si evidenziavano tra le tante cose l'assenza della politica.
Le forze, le energie e le opportunità ci sono per rilanciare il Crotonese questo però sarà possibile solo quando i partiti torneranno a fare politica, a discutere e a proporre.
Confrontiamoci con il mondo che ci circonda, organizziamo incontri tematici e su ogni singolo problema chiamiamo a raccolta i cittadini e sentiamo cosa hanno da dirci. Possibile che in questa nostra terra bagnata da un mare che tutti ci invidiano non si riesca a sviluppare un sistema turistico moderno ed efficiente? Ma attenzione il turismo non è portare Rtl (come ha fatto qualche politico "illuminato" a Reggio Calabria a spese del Comune) o il cantante o comico di turno pagato con i soldi di tutti. Turismo vuol dire organizzazione dei sistemi recettivi, organizzazione e riqualificazione delle infrastrutture, vuol dire conciliare il divertimento con l’arte,i sapori e i saperi Possibile che da questa terra si può partire (e si può arrivare) solo con l'autobus? Perché i cittadini crotonesi non possono godere di offerte o di occasioni da parte di compagnie aeree o Trenitalia? Possibile che questa terra riscaldata 365 giorni l'anno dal sole deve continuare ad importare energie?
Le pale eoliche da sole non bastano, i pannelli devono coprire non solo spazi pubblici ma anche i tetti delle case in modo che i cittadini producano, consumino e vendano energia, questo può essere un primo passo verso la transizione ecologica e la riqualificazione urbana. Perché non istituire proprio a Crotone una scuola specializzata in energie rinnovabile ed incentivare le imprese ad investire e innovare nel campo, in modo da creare a Crotone stesso una fabbrica che produca pannelli o altro.
E’ necessario ed urgente che il partito democratico torni a fare politica vera, aprendosi al confronto con la gente per intercettare i suoi bisogni e farsi promotore di idee di sviluppo del territorio.
Oreste Sabatino
Vicesegretario Gd Crotone
Nessun commento:
Posta un commento