Niente promesse vane o irrealizzabili ma il frutto di un’elaborazione larga e competente che dura da oltre 4 anni. Un esempio di partecipazione diretta e unpatto che consentirà di mantenere un dialogo costante con la rete d’associazioniche rappresenta oltre 150 mila giovani, precari e professionisti durante tuttele fasi di presentazione e approvazione delle norme che li riguardano.
Dal ungo lavoro svolto fatto di ricerche, analisi, incontri ed elaborazione diproposte, che ha avuto l’ultima espressione nella campagna di “AltaPartecipazione” promossa dai Giovani Democratici, dall’Associazione 20 maggio edall’Associazione Lavoro & Welfare Giovani assieme ad oltre 50associazioni. Con “Alta Partecipazione” abbiamo aperto la nostra finestrasull’Italia giusta: un paese in cui è possibile sconfiggere il lavoro precarioe sostenere il lavoro autonomo e professionale. Un paese che puntasull’innovazione sociale e sulla legalità, su un welfare inclusivo esull’utilizzo dei fondi comunitari come opportunità concreta per i cittadini.Un paese in cui le politiche del fisco e quelle di genere non sono un freno masono motori d’emancipazione sociale.
Abbiamoun’idea larga di cambiamento del nostro paese ma di fronte alle difficoltàintrodotte dal risultato elettorale poniamo le nostre priorità e urgenze cheriguardano i giovani, i precari, i professionisti.
1) COMPENSO MINIMO LEGALE
Per superare le attualidifficoltà dei lavoratori parasubordinati e a partita iva individuale, ed anche per i lavoratori subordinato privi di contrattocollettivo, si avrà un compenso minimolegale non inferiore a quello dei lavoratoridipendenti dello stesso settore, e s’impediranno gli abusi allargando le normeper i contratti di collaborazione a tutte le forme di lavoro individuale nonsubordinato.
2) FARE FUNZIONARE LA RIFORMA “FORNERO”
Simodificherà la “Riforma Fornero” introducendo un congruo periodo di transizioneal nuovo regime attraverso accordi tra le parti sociali che porteranno ognisettore a regolare contrattualmente anche le corrette modalità d’utilizzo diogni forma di lavoro impedendo gli abusi, stabilendo compensi minimi per tuttele prestazioni di lavoro, definendo le modalità concrete di godimento deidiritti universali come in caso di malattia, maternità, infortunio. Si agevolerà il passaggio dai contratti atempo determinato e atipici al lavoro stabile introducendo il Contratto Unicod’Inserimento Formativo riformando gli incentivi all’apprendistato,assorbendo i contratti d’Inserimento e buona parte dei contratti a termine eatipici, dando uno sbocco conveniente alle imprese per 6 anni.
3) AMMORTIZZATORI E TUTELE SOCIALIUNIVERSALI
Le tutele e gli ammortizzatori sociali devonodiventare diritti di cittadinanza dovuti a tutti i lavoratori, a prescindere dalla formadel contratto: a chi si ammala come a chi vuole fare un figlio; a chi subisceun infortunio sul lavoro e a chi vuole formarsi e aggiornarsi.
Si allarga l’indennità didisoccupazione a tutte le tipologie di lavoro (ci sono già le risorsedisponibili e non utilizzate) e si garantisce la tutela sulla maternità, lamalattia, gli infortuni e l’accesso all’aggiornamento professionale a tutti ilavoratori compresi quelli precari e atipici anche agevolando il mutualismosolidale.
4) GIUSTIZIA PREVIDENZIALE
Cibatteremo affinché le partite iva iscritte alla gestione separata Inps abbianofinalmente giustizia, abbassando l’aliquota previdenziale fino al 24% al livello degli altri lavoratori autonomi e siaresa obbligatoria e aumentata la rivalsa sui datori di lavoro fino al 9%.
Nelle Casse deiprofessionisti, inoltre, pensiamo si debba costituire un Fondo Interprofessionale digaranzia per rischi demografici, finanziari, e di tutela sociale. IlFondo, metterà al riparo lo Stato dai possibili dissesti finanziari dellesingole casse e si autofinanzierà con la graduale diminuzione dell'iniquosistema di doppia tassazione. Questo favorirà la sostenibilità delle Casse el’adozione di prestazioni sociali anche per i professionisti in caso di malattia,maternità, infortunio, necessità formative, garanzie per l’accesso al credito,ecc.
5) STATUTO DEL LAVORO AUTONOMO EPROFESSIONALE
Nel Lavoro autonomo individuale diamo un fisco piùgiusto, un sostegno a giovani e alle donne.Innanzi tutto sul piano fiscaleva ampliato, eliminando il limite dei 5 anni, il “Regime fiscale di vantaggio”cheagevola le partite iva individuali e i giovani imprenditori con un “forfait”fiscale sostitutivo di imposte sui redditi e addizionali comunali e regionalidel 5% per i primi 5 anni e del 15% per i successivi.
In secondo luogo proponiamo diapprovare, finalmente anche in Italia, lo Statuto del Lavoro autonomo e professionale,che sosterrà l'imprenditoria giovanile e femminile riducendo laburocrazia, aiutando l'avvio alla professione attraverso forme di finanziamentoe un più facile accesso al credito, finanziando la formazione, la ricerca el'innovazione, proteggendoli dai ritardati pagamenti.
6) DIRITTO ALLO STUDIO
Per intervenire immediatamente sulla diminuzione dilaureati e sull’abbandono dei percorsi universitari, pur avendo in mente unadefinizione più organica del sistema universitario, occorre dare alcunerisposte urgenti alla situazione critica in cui verte il sistema del dirittoallo studio universitario in Italia, prevedendo di destinare l'attualefinanziamento alle università non statali e l'attuale dotazione del fondo peril merito (Legge Gelmini), al finanziamentodel Fondo integrativo per la concessione di borse di studio, in modo taleda garantire una pur parziale reintegrazione ad un fondo che è stato duramentetagliato in questi anni. Occorre, inoltre, diminuirel'importo minimo della tassa regionale per il diritto allo studiocherappresenta il contributo che gli studenti danno al finanziamento delle borsedi studio, andando quindi a diminuire le tasse pagate dagli studenti e dalleloro famiglie. E’ necessario, infine,favorire una maggiore attenzione delle Regioni, del mondo accademico e dellacollettività alla garanzia di tutti iservizi connessi ai livelli essenziali delle prestazioni e non solo allaborsa di studio.
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