Risale a pochi anni fa la querelle circa i meriti della riapertura dello scalo crotonese, che taluni soggetti politici locali si attribuiscono come un personalissimo successo istituzionale. Ma dietro il risultato c’è sempre il duro lavoro di chi dedica la propria vita ad un sogno o ad un altro, senza arrendersi mai al fallimento, spesso senza aver adeguatamente riconosciuti i propri meriti.
In queste occasioni occorre fare una scelta: o Crotone riconosce merito ai suoi figli più illustri oppure non le resta che adeguarsi alla mediocrità morale e materiale che ormai da tempo la connota.
Questa è solo una breve introduzione, sulla quale non tergiverseremo oltre: il “ Premio Pitagora”, i Giardini di Pitagora, il Museo di Pitagora, il Liceo Pitagora, Piazza Pitagora… forse sarebbe il caso di avere maggiore fantasia nelle pubbliche intitolazioni, in particolare nel caso in cui queste siano richieste dall’onor di patria e da gran parte della popolazione.
E allora intitoliamo subito a Romeo Fauci questo aeroporto, senza smarrirci in lungaggini burocratiche e politiche perché questa Città ed i suoi abitanti di offese ne hanno già subite troppe.
C’è una via cittadina in cui tanti giovani crotonesi si sono culturalmente e politicamente formati, storicamente il ritrovo dei ragazzi, se non tutti di sinistra, di certo tutti antifascisti, che ha subito l’onta di essere dedicata ad un militante del Fronte della Gioventù, un fascista dichiarato, una povera vittima degli anni di piombo, attorno alla cui memoria tutti ci stringiamo, ma nei cui confronti poteva essere riservato un trattamento più dignitoso e non solo un’offesa a chi è ancora memore della sofferenza e della vigliaccheria del fascismo. Vi è chi, in quella strada che era ed è tutt’ora soprannominata “Las Vegas”, proprio a pochi passi da Piazza della Resistenza, non è più voluto tornare, per vergogna e non per odio. Sarebbe come intitolare la sede del PDL a Karl Marx. Oppure seppellire Enrico Berlinguer a Predappio. O anche, ancora peggio, vedere un Ministro della Giustizia manifestare contro la Magistratura!
Rino Gaetano ha dovuto aspettare oltre 30 anni per vedere riconosciuta la gratitudine, peraltro da sempre indiscussa, dei suoi concittadini. Il Comandante Partigiano Giulio Nicoletta, a cui Crotone ha dato i natali, aspetta invano di essere riconosciuto un eroe calabrese e che la punta di quella spada sulla collina sia pitturata del rosso di quel sangue di cui si è macchiata.
Adesso che gli aerei volano, non tagliateci le ali.
Giovani Democratici Crotone
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