Nei giorni scorsi il PSE ha dato via al processo di selezione
per la candidatura unica che sarà proposta per le elezioni europee di maggio.
La selezione sceglierà il candidato ufficiale del PSE alla presidenza della
Commissione Europea.
Il Pd appoggerà il candidato
Schulz, Presidente del Parlamento Europeo, già capogruppo del PSE nella passata
legislatura, ma quella del Pd è una mera indicazione, infatti alla selezione
parteciperanno solo i partiti che fanno parte del PSE. Un'occasione di
confronto e dialogo sprecata.
Sempre nei giorni scorsi l'ex vice Sindaco di Firenze, Dario
Nardella, per l'ennesimo volta ha detto che l'ala renziana è favorevole
all'ingresso del Pd nel PSE riconoscendo lo scontro che c'è in Europa tra le
due grandi famigli politiche, popolari e socialisti. Ma da questa posizione si
è dissociato un altro renziano, Antonio Funiciello, responsabile comunicazione
Pd, che dalle colonne dell'Unità ha affermato che "se il Pd aderisce al
Pse fa un regalo ai neo - centristi".
Il Pd, nel pieno della crisi che sta travolgendo l'Europa
invece di discutere con i socialisti europei come ribaltare le politiche di
austerità imposte dall'Europa, invece di elaborare una piattaforma per uscire
dalla crisi che i mercati hanno generato e che stanno facendo pagare agli Stati
e alla gente comune, cosa fa, discute di vecchi stereotipi: vecchia Dc, neo -
centrismi, Pds, Ds.
Come Giovani Democratici durante l'ultimo congresso(2012)
abbiamo presentato un emendamento nel quale chiedevamo al Pd di entrare come
aderente nel PSE, ad oggi questa richiesta è rimasta nei cassetti di
Sant'Andrea delle Fratte.
Personalmente credo che il Pd debba entrare nel PSE, perché
in Europa si gioca la nostra battaglia, il nostro futuro; la nostra casa è il
socialismo europeo, la nostra stella polare è l'Europa, non quella dei
tecnocrati e dell'austerity, ma quella sociale, democratica e dei popoli.
Entrare nel Pse per europeizzare il sistema politico italiano, come pensiamo di
sfidare la Merkel e la tecnocrazia di Francoforte e Bruxelles se non stiamo
dentro un partito europeo che da sempre si è schierato contro le politiche di
austerità imposte da quest'ultimi.
Il congresso si avvicina e la questione non è più
prorogabile, il Pd dopo la fase congressuale, nella prima assemblea nazionale
dovrà votare l'adesione al PSE in modo da poter discutere con gli altri partiti
europei in vista delle elezioni l'uscita dalla crisi, per dare finalmente un
calcio all'austerity.
Oreste Sabatino
Vicesegretario Gd Crotone
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