mercoledì 30 marzo 2011

Giovani Democratici Crotone: Scopelliti non ascolta i giovani

La Federazione Provinciale di Crotone dei Giovani Democratici esprime grande sconcerto per l’episodio verificatosi lunedì 28 marzo all’esterno del teatro Apollo di Crotone. Nell’occasione, il Presidente della Regione Calabria Scopelliti, intervenuto all’incontro per la presentazione della candidatura a Sindaco del centrodestra, prima di entrare nel teatro non si è accorto, o meglio ha fatto finta di nulla, dei tanti giovani studenti accorsi appositamente per fare notare al Presidente che la manifestazione “NEXT-Epidemia Giovanile”, tenutosi a Lamezia Terme, non sia stata gradita e per molti fuori tema. Da quel che si apprende i  giovani studenti crotonesi, recatosi a Lamezia, volevano “davvero” essere protagonisti porgendo domande al Governatore della Calabria anziché assistere ad un teatrino che sembrava tipico da campagna elettorale. Pensiamo sia stata lodevole l'intenzione di coinvolgere i giovani nei problemi delle istituzioni, ma sarebbe stato meglio permettere agli stessi di intervenire in prima persona e porre direttamente delle domande al governatore in modo da avviare una vera e propria stagione di confronto. In un periodo di crisi economica e sociale che colpisce maggiormente il nostro territorio, ne è veramente valsa la pena utilizzare fondi pubblici per poche domande generalissime e nessuna concreta possibilità di confronto? In tutto ciò, i Giovani Democratici di Crotone si sentono vicini a quei giovani che pur volendo esprimere idee, progetti, considerazioni sul mondo giovanile non trovano un valido interlocutore nelle istituzioni, soprattutto in coloro che dicono a gran voce di essere portavoce di un mondo del quale non conoscono le vere problematiche, e che pur sapendo di non conoscerle cercano di diventare i paladini della gioventù. Ma noi Giovani Democratici ci schieriamo al fianco dei tanti giovani che non condividono le vostre idee politiche. Lei dice di essere vicino ai giovani e poi non si ferma nemmeno a parlare con loro. Caro Presidente ascolti maggiormente le voci del dissenso e non faccia come chi, credendosi onnipotente e non amante del dissenso, cerca di censurare tutto e sempre a colpi mediatici. La invitiamo a mettere da parte i monologhi e gli spot elettorali, perché non si è sempre in campagna elettorale.

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