mercoledì 29 settembre 2010

L'associazione TrecentosSessanta di Cirò Marina propone il Consiglio Comunale dei Giovani

Antonio Pace
 Al fine di incentivare la partecipazione dei giovani ai processi decisionali locali, Trecentosessanta vuole promuovere l’istituzione a livello comunale del Consiglio Comunale dei Giovani, un vero e proprio organismo di rappresentazione democratica di tutti i giovani presenti nel territorio, con funzioni consultive di natura preventiva e obbligatoria su tutti gli atti amministrativi comunali che a vario titolo interessano i giovani. Lo scopo che Trecentosessanta vuole raggiungere è quello di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita sociale, politica e culturale del paese, allo scopo di favorire la libera espressione del loro punto di vista su tutte le questioni che riguardano il territorio comunale con particolare attenzione a quello di stretto interesse giovanile. Questo che stiamo vivendo è un momento storico nel quale i cittadini sono sempre più distanti dai partiti e dalla politica in generale. Specialmente i ragazzi non si sentono coinvolti e stimolati ad impegnarsi in prima persona per difendere le proprie idee e promuovere legittime istanze. Con Consiglio Comunale dei Giovani si avrebbe un osservatorio privilegiato, perché il parere dei ragazzi sarà espresso in maniera diretta. Esso può rappresentare una scuola di vita, un’esperienza diversa e formativa che preparerà i ragazzi a
diventare cittadini di domani, coloro che opereranno collettivamente per lo sviluppo economico ed il benessere sociale della società, attraverso un percorso aperto a tutti. Lo strumento del Consiglio Comunale dei Giovani permetterebbe di ascoltare i ragazzi che significa creare occasioni ed idee per una città più vivibile e porre le basi di una comunità più forte e consapevole. Ovvio che Trecentosessanta invita inoltre a riflettere su questa proposta anche le scuole. Perché è nelle scuole cerchiamo di stimolare la curiosità degli studenti attraverso domande e confronti diretti su molteplici tematiche e l’esortiamo ad esprimere le proprie idee e considerazioni. Tutta via il lavoro non può esaurirsi nelle scuole: il progetto deve avere una reale ricaduta sul territorio e per tanto è necessario intavolare un confronto approfondito e articolato con le amministrazioni e le realtà locali nel loro complesso. E’ evidente che il Consiglio Comunale dei Giovani non è
semplicemente un punto di arrivo di un progetto, bensì un primo strumento per affrontare le questioni e contribuire a creare contesti più equilibrati tra i giovani e l’intera comunità. La proposta dell’Associazione Trecentosessanta si sviluppa dalla consapevolezza dei giovani dell’associazione che manca un luogo di formazione a Cirò Marina. Giovani, quelli di Trecentosessanta , che appassionati della politica e del bene per il sociale, hanno trovato fuori sede, un luogo dove far sfociare il loro interesse in attività sociali svolte all’interno delle associazione studentesche dell’Università della Calabria, quali Università Futura e Unicalternativa360. Da qui l’iniziativa appunto di trasportare sul territorio luoghi del genere che permettono una crescita culturale e sociale dei giovani di Cirò Marina. L’Associazione Trecentosessanta invita tutte le realtà sociali di Cirò Marina a riflettere sulla proposta.

mercoledì 22 settembre 2010

Festa del PD a Cotronei - 24 e 25 Settembre.

Venerdì 24 e sabato 25 settembre il Partito Democratico di Cotronei organizza la Festa Democratica 2010, presso la sala delle conferenze e piazza della solidarietà. nel corso della quale si terranno due importanti iniziative, con la presenza di esponenti regionali e nazionali dei partiti. La prima iniziativa, venerdì 24, alle ore 18.30, ha per tema: IL VALORE DEI PARTITI, LE ALLEANZE, LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 2011. L’iniziativa prevede la presenza di Nico Stumpo (responsabile nazionale dell’organizzazione del PD) che coordinerà i lavori; la relazione introduttiva di Nicola Belcastro (segretario di Circolo di Cotronei), una discussione – confronto fra i principali leader crotonesi dei partiti del centrosinistra e dell’UDC, vale a dire Francesco Sulla (PD), Emilio De Masi (IDV), Alfonso Dattolo (UDC), Francesco La Bernarda (RC), Francesco Barretta (SEL), Silvano Cavarretta (SOCIALISTI) e Luigi Guglielmelli (segretario regionale Giovani Democratici). Le Conclusioni dell’iniziativa saranno affidate al Senatore Adriano Musi (Commissario regionale PD). A conclusione dell’iniziativa il Commissario Musi incontrerà i Giovani Democratici della provincia di Crotone. La serata sarà allietata dal gruppo musicale OVER ’90 in concerto.

La seconda iniziativa, sabato 25, alle ore 18.00, ha per tema:

LA CRISI ECONOMICA E SOCIALE: LE RICADUTE NEGATIVE IN ITALIA E NEL CROTONESE. Introduce la discussione Nico Stumpo (responsabile nazionale dell’organizzazione del PD) ed a seguire si confrontano il Sindaco di Crotone, Peppino Vallone, i segretari provinciali di CGIL, Tonino Spataro, della CISL, Pino De Tursi e della UIL Fabio Tomaino, oltre al delegato di Confindustria Crotone, Dottor Vincenzo Saggese. Le Conclusioni dell’iniziativa saranno affidate al Responsabile nazionale della segreteria politica di Bersani, Filippo Penati. La serata sarà allietata dal gruppo musicale I SOPRAVVISSUTI, con la Partecipazione di Vittoria Loria e Daiana Silvestri. In occasione della festa si terranno tornei di Carte tressette, di scacchi, di bocce e di calcio, che saranno premiati il sabato 25. Funzioneranno stand enogastronomici, di prodotti tipici e di artigianato locale.

martedì 21 settembre 2010

I Giovani Democratici di Crotone aderiscono alla manifestazione NO ‘NDRANGHETA del 25 Settembre a Reggio Calabria

I Giovani Democratici della provincia di Crotone esprimono piena adesione alla manifestazione contro la ‘ndrangheta organizzata dal quotidiano. Con questa adesione affermiamo il nostro desiderio e impegno a far emergere una società giovane che lotta per la propria terra e lotta affinché possa essere diffuso sempre più uno spirito di legalità. Solo attraverso la ricostruzione del significato dello stato di diritto, dei poteri costitutivi dello stato, del senso della magistratura e del ruolo che ha, abbiamo la speranza di risalire da questo abisso in cui purtroppo la nostra regione è caduta. Ringraziamo la CGIL di Crotone per la loro disponibilità di trasporto tramite i loro autobus. Inoltre, invitiamo tutti i giovani della provincia di Crotone che intendono condividere questa partecipazione, a contattarci tramite il nostro blog: www.gdcrotone.blogspot.com

domenica 19 settembre 2010

I Giovani Democratici della provincia di Crotone esprimono solidarietà e vicinanza al circolo PD di Cirò Marina

Facendo seguito all’accorata denuncia di Musi nei confronti dell’inaudito atto intimidatorio eseguito ai danni della sede del PD di Cirò Marina, condanno a nome mio personale e dei Giovani Democratici di tutta la provincia di Crotone il vile ed ignobile attentato perpetrato da ignoti nella notte tra sabato e domenica contro la democrazia del comprensorio cirotano, che il PD, con altre rappresentanze politiche, degnamente rappresenta. Il circolo, con una dirigenza motivata e diligente, sta cercando di affermare nella città la Politica, come valore per la costruzione di una città dove vivere in democrazia e in sviluppo. L’atto di violenza non fermerà la dirigenza del PD locale, che con la strategia del dialogo a tutto campo, cerca il rinnovamento di uomini e idee, senza peraltro rinnegare il proprio glorioso passato. Noi giovani democratici gridiamo forte ai giovani dirigenti del PD di Cirò Marina, di andare avanti. Loro, come noi, sono sulla buona strada e non saranno fermati o “ridotti” da chi la violenza ha assunto a metodo di lotta, che noi respingiamo con gli strumenti della ragione e della passione politica. Continueremo ad essere con loro e con quanti nella città e nel comprensorio si muovono per ritornare a discutere di politica e di bene per la collettività. Andate avanti amici e compagni, noi saremo sempre con voi!

Giuseppe Dell’Aquila e tutti i Giovani Democratici della provincia di Crotone

Riparta il dialogo tra GD e giovani IDV. Auguri al nuovo coordinatore Iorno - Dell’Aquila e De Tursi sperano in un confronto serio

Esprimiamo gli auguri di buon lavoro al nuovo coordinatore provinciale dei Giovani dell’Italia dei Valori della provincia di Crotone. A Giuseppe Iorno e a tutti i giovani IDV va il saluto dei Giovani Democratici crotonesi. Giudichiamo ottimo il programma enunciato nella mozione congressuale, il quale sottolinea l’ impegno nato da una forte passione per la politica con un forte senso del dovere e del sacrificio, ma anche da un attenta esigenza del territorio e dei cittadini. Bene anche quando parla a nome dei giovani IDV sottolineando che si faranno carico dei problemi dei cittadini ascoltandoli e organizzando dei punti d’ascolto. Su altri principali temi come la lotta alla xenofobia, all’omofobia, alla sicurezza stradale e tutela dell’ambiente, poi, trovano tutta la nostra più stretta collaborazione ad avviare una forte campagna di sensibilizzazione riguardanti questi temi su tutto il territorio provinciale. Che riparta, dunque, il dialogo tra tutte le forze giovanili del centrosinistra. Partendo proprio da quelle organizzazioni giovanili che su questo territorio, giorno dopo giorno, cercano di organizzarsi e inserirsi in quel progetto di rinnovamento culturale e politico che è sempre tema di discussione e dibattito. In Calabria si è consumato uno strappo forte tra PD e IDV alle ultime regionali e la ricostruzione di un contesto di centrosinistra aperto, plurale e moderno avrà un futuro solido e luminoso solo se parte dalle giovani generazioni. Noi, dal canto nostro, dichiariamo la nostra disponibilità ad aprire una nuova fase e ci farebbe immenso piacere se il nuovo coordinamento dei giovani IDV provinciale di Crotone rispondesse positivamente al nostro appello.

Giuseppe Dell’Aquila – coordinatore GD Crotone

Antonio De Tursi – presidente GD Crotone

venerdì 17 settembre 2010

Riunione del 20 Settembre ore 17,30

E' confermata per lunedì 20 Settembre alle ore 17,30 presso la sede provinciale sita in via Pannella 182 a Crotone, una riunione dei Giovani Democratici della provincia di Crotone col seguente ordine del giorno:

- Organizzazione manifestazione "no 'ndrangheta" del 25 Settembre a reggio Calabria
- Disposizioni apertura circoli GD in provincia
- Disposizioni tesseramento GD
- Elenco iniziative da programmare nel mese di Ottobre
- Varie ed eventali
- Comunicazioni della segreteria regionale GD
- Comunicazioni del coordinatore povinciale GD

E' importante la tua presenza, ma è altrettanto importante che tu porti giovani interessati al processo costituente dei circoli GD in provincia.

A lunedì! Un abbraccio

Giuseppe Dell'Aquila
cell: 377/1081373

giovedì 16 settembre 2010

Per il divieto di Burqa - lettera aperta a Raciti

Carissimo Fausto,
 innanzitutto voglio ringraziare te e tutto l’esecutivo nazionale per il difficile lavoro che state svolgendo  di radicamento dell’organizzazione giovanile e del più ancora faticoso percorso intrapreso  di elaborazione ed iniziativa politica sui grandi temi che stanno a cuore alle giovani generazioni italiane. Abbiamo tanto da dire sui diritti cancellati per migliaia di studenti e studentesse della scuola, sul precariato che strozza le speranze di milioni di giovani, su un modello universitario diventato ormai elitario e classista, su un mondo del lavoro che dopo essere diventato prima  flessibile e poi precario ora vuole diventare anche molliccio sul tema dei diritti compreso quello di sciopero e quello di tutela della salute del lavoratore, su una società che ha espulso le giovani generazioni dalla politica, dall’economia e dalla cultura preferendo ai capaci e meritevoli i figli delle corporazioni e delle lobby. Abbiamo tanto da dire e lo stiamo dicendo innanzitutto al paese ai giovani italiani. Ma c’è una questione aperta che può sembrare secondaria ed invece racchiude tanti aspetti e significati che interessano il modello di società che immaginiamo e che pertanto andrà a connotare il modello di forza progressista e riformista a cui aspiriamo: sto parlando della proposta di introdurre  il divieto di indossare il burqa anche nel nostro paese. Mi rendo conto che la questione è assai spinosa ma penso che non per questo non vada affrontata. La prima obiezione che si fa a questa proposta è quella di ledere la libertà personale. Questa obiezione è fondata ma solo nel caso in cui sia la donna liberamente a scegliere di indossare il burqa. Molto spesso non è così e sarebbe comunque difficile fare confessare ad una donna sotto costrizione familiare di essere stata coartata a tenere quel comportamento. Ma a ben vedere anche nell’ipotesi (minoritaria) della libera scelta noi non possiamo nasconderci dietro il paravento del neminem ledere o peggio del relativismo morale. Prima di passare ad un’analisi dei motivi che mi inducono ad essere favorevole ad un divieto ex lege del burqa mi preme sottolineare che il burqa non è una prescrizione della religione islamica e non è imposto da alcuna legge divina ma è frutto di una secolarizzazione di norme di condotta liberamente estratte  dal Corano in alcune parti del mondo e pertanto appartiene ad una tradizione popolare di una piccola parte della comunità dei fedeli musulmani. Del resto anche nell’occidente alcuni costumi sociali e morali erano ricondotti a libere interpretazione di precetti biblici ed ora sono superati proprio perché con la religione non avevano nulla a che fare.  Detto questo sono favorevole all’introduzione di un divieto legislativo perché esso è frutto delle lotte e delle conquiste della sinistra italiana. In Italia abbiamo lottato negli anni contro falsi miti e fallaci tradizioni che ponevano la donna quale creatura da immolare all’altare del più becero patriarcato. Tante donne nel nostro paese hanno lottato contro la morale comune e i benpensanti per affermare un’idea di libertà e di uguaglianza. Il burqa in Italia c’è stato e lo si trovava nelle norme di diritto penale che punivano l’adultera e non l'adultero con la galera o nelle norme del diritto familiare ante riforma in cui ogni diritto era del padre. Ebbene quella liberazione ed emancipazione è ascrivibile alla storia del riformismo italiano e soprattutto alla storia personale e collettiva delle donne che hanno lottato e combattuto contro quella discriminazione. Capisco benissimo che si rischia di legiferare nel campo della morale con tutti i rischi che ciò comporterebbe a cominciare dall’affermazione di Verità etiche. Ma non penso sia questo il caso.  Il burqa non è una scelta etica ma è frutto di secoli di oppressione subite dalle donne ed in tal senso è una non-scelta.  Inoltre in democrazia il concetto di libertà personale deve essere sempre ispirato dai principi di libertà, democrazia ed uguaglianza. Non possiamo accettare un concetto di libertà minimo per cui ciò che non fa male agli altri è consentito, ma dobbiamo ricercarne il compimento nella pratica di quei principi fondamentali che ispirano la nostra società e che sono custoditi nella nostra costituzione. Non si tratta cioè dell’imposizione di una visione morale o religiosa ma del l’affermazione dei principi giuridici di libertà e uguaglianza.  In una società liberale dobbiamo garantire la libertà quale bene supremo ed intangibile ma non possiamo consentire alla libertà di smarrirsi. Così come il limite invalicabile della democrazia è quello di non consentire, anche se ci fosse un voto popolare a favore, la regressione in oligarchia e tirannia così il limite  invalicabile della libertà personale è quello di non consentirne la regressione nella sudditanza o peggio ancora la perdita. Queste ritengo essere le implicazioni anche di carattere politico che pone questo tema: l’affermazione di una visione universale dei diritti, la costruzione di un partito che ha nel valori laici della libertà, della democrazia,dell’ uguaglianza il suo fondamento assoluto, la visione di voler riformare la società e di avere il coraggio anche di condannare e bandire usi e costumi che offendono la dignità dell’uomo o della donna anche quando sono frutto di tradizioni millenarie. La difesa dei diritti inalienabili dell’uomo viene prima di tutto  e non può ammettere deroghe. Indossare il burqa significa prima ancora che offendere la libertà delle donne, rinunciare alla propria ed è questo il punto su cui a mio avviso dobbiamo batterci . Non possiamo permettere una rinuncia totale alla vita sociale e di relazione e alla possibilità di esprimere la propria personalità. Come vedi non ho tirato fuori motivazioni morali o religiose ma semplicemente mi sono richiamato ai nostri valori. Mi chiedo e ti chiedo infine se la nostra organizzazione è pronta ad aprire un grande dibattito su questo tema e se, qualora emerga dal dibattito e dalla volontà di tutti noi, a lanciare una petizione nazionale per introdurre anche da noi il divieto di indossare il burqa.
Io mi auguro di si.

Luigi Guglielmelli - Segretario GD Calabria

Grazie Trenitalia...

Il 14 settembre è stato raggiunto un nuovo grande risultato per la nostra terra. La società TRENITALIA ha soppresso l'eurostar Lamezia-Roma, scelta inspiegabile, perchè il treno è molto utilizzato da tanti calabresi, che per svariati motivi viaggiano da e per la capitale. Oltre il danno anche la beffa nella stessa data sono stati installati 12 "nuovi" treni a lunga percorrenza da e per grandi città del nord (Bologna, Milano, Genova ecc). Per coincidenza negli stessi giorni, arrivano le parole del ministro Brunetta, che considera la Calabria un peso per la pubblica amministrazione Italiana. Io a volte mi chiedo se esistono scuse, per giustificare questo....
Questo purtroppo non è tutto, anche perchè, da qualche tempo la stazione di Crotone è diventata "stazione regionale", poichè sono stati soppressi i due treni che collegavano la città pitagorica, al resto d'Italia (crotone-roma ; corotone-milano).
Con questo post non voglio, dare solo il problema ma, penso che dobbiamo e possiamo, trovare soluzioni che ci facciano riprendere da questo disastro. I servizi di trasporto pubblici sono segni di civiltà e di cultura, per una comunità, senza i quali è impossibile far crescere l'economia locale. Gli enti locali dovrebbero investire sulle strutture che ospitano le stazioni, di comune accordo con le forze dell'ordine dovrebbero far in modo che queste siano vivibili e non dormitori per i meno fortunati, ed infine il governo dovrebbe investire di più sui mezzi come i treni, cosi da invogliare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici invece che i mezzi privati.

Leo barberio - membro del coordinamento GD Crotone

lunedì 13 settembre 2010

Rinnovato l'incarico in esecutivo regionale per Vincenzo Scarpelli

Rinnovato l' incarico di membro in esecutivo regionale dei giovani democratici con delega all' ambiente a Vincenzo Scarpelli. La rinnovata fiducia del segretario regionale dopo la prima avvenuta in seguito all' elezione in assemblea regionale è arrivata per l' impegno dimostrato durante il primo anno di attività dell' esecutivo e per l' impegno profuso anche in ambito accademico dove ricopre la carica di senatore accademico.

Vincenzo Scarpelli - esecutivo regionale GD

domenica 12 settembre 2010

Rimbocchiamoci le maniche e prepariamo giorni migliori per l'Italia

NO 'NDRANGHETA: L'ADESIONE DEI GIOVANI DEMOCRATICI DELLA CALABRIA

Fonte: pdcalabria.it
I Giovani Democratici della Calabria, stanchi di essere identificati come i meri esecutori inermi di un progetto politico sempre in bilico come quello del PD, esprimono piena adesione alla manifestazione contro la ‘ndrangheta organizzata dal quotidiano. Con questa adesione affermiamo il nostro desiderio di far emergere una società giovane che lotta per la propria terra e lotta affinchè possa essere diffuso uno spirito di legalità. Questa iniziativa è un modo per esprimere la nostra voce spesso dimenticata e troppo spesso soffocata. l’immagine del malandrino, dell’omertoso, dello scansafatiche è pesante da portare ovunque dietro, sempre... ma abbiamo la speranza che siano proprio la nostra parola, la nostra libertà di pensiero che possano farci cambiare e far uscire da quell’immagine di omertà che ci perseguita e che purtroppo anche noi abbiamo contribuito a costruire, negli anni…sbagliando… Ma ogni volta che una bomba esplode, che avviene un’intimidazione, che le pagine dei giornali sono piene di notizie di cronaca nera che ci riguardano, tutto questo lo viviamo un po’ sulla nostra pelle e ci domandiamo come poter uscire da tutto questo… Troppo spesso abbiamo la sensazione che nella nostra regione si stia vivendo un ritorno al passato, non riusciamo a vedere il progresso fattuale, nei modi di pensare e in una società troppo concentrata sul benessere e sul materialismo, a cui non importa tutto ciò che sta avvenendo… non importa se nell’arco di pochi mesi si sta tornando all’epoca delle bombe e degli attentati, che la mafia è fortemente saldata in Calabria tra amministratori pubblici, imprenditori, politici, ma si va avanti, danzando sul nulla, inconsapevoli e non curanti di ciò che accade. Sappiamo, però, che per poter attuare il cambiamento del sistema folle di cui viviamo, noi per primi dobbiamo crederci, tutti ne devono essere convinti, tutti devono volerlo. Noi ragazzi, le istituzioni, lo stato, la gente comune, i politici… E sia ben chiaro che questa manifestazione non deve essere occasione di sfilate inutili e vuote da parte di personaggi politici che in primis hanno contribuito allo sfacelo della nostra regione, ma al massimo deve essere un modo per realizzare un pubblico mea culpa da parte di chi, invece di pensare alla lotta alla criminalità e alla mafia, ha fatto i propri interessi, spacciandosi come portavoce di una popolazione calabrese che stenta ad arrivare a fine mese. E noi, giovanile di partito, dobbiamo lottare ancora di più per distaccarci da questo vecchio modello di politica, non stare mai in silenzio, urlare davanti all’ingiustizia, contro la mafia. tutti dobbiamo credere nel fatto che per combattere la mafia il rinnovamento deve partire da una profonda riflessione interiore da parte di una platea sopita, indifferente agli avvenimenti esterni, ma ciò che è ancora più grave, indifferente verso il prossimo e senza il minimo senso morale. Partendo da una rieducazione reciproca, da un’analisi del modo con cui ci si relaziona alle cose, c’è la speranza che gli eventi possano cambiare, che si ricostituisca e si riempiano di significato il senso della morale comune,quella vera… il senso di appartenenza ad una popolazione, lo stato, le istituzioni, la legalità, la giustizia…concetti, pensieri svuotati e violentati dalla logica della sopraffazione. Solo attraverso la ricostruzione del significato dello stato di diritto, dei poteri costitutivi dello stato, del senso della magistratura e del ruolo che ha, abbiamo la speranza di risalire da questo abisso in cui purtroppo la nostra regione è caduta. Dichiarare di prendere parte ad una manifestazione è solo il punto di partenza, non servono i pennacchi, le dichiarazioni vuote di contenuto, le scuse per ottenere una diffusione mediatica, ma serve concretezza, grinta, rabbia…serve verità che è lotta quotidiana accanto a chi la mafia la vive sulla propria pelle ogni giorno, a tutti coloro che lottano senza nemmeno saperlo. 

Serena Corigliano - Responsabile Iniziativa Politica Giovani Democratici Calabria

martedì 7 settembre 2010

GD Crotone: Giuseppe Dell'Aquila è il nuovo Coordinatore

Sabato 04/09/2010, presso la sede provinciale del Partito Democratico, si è riunita l’assemblea provinciale dei Giovani Democratici della federazione di Crotone alla presenza del segretario provinciale Antonio Vittimberga e del segretario regionale Luigi Guglielmelli per discutere della situazione politica regionale e provinciale. Il segretario regionale ha sottolineato l’esigenza di ripartire con una forte opposizione al governo nazionale, regionale e provinciale attraverso iniziative su tutto il territorio provinciale. Dalla discussione è emersa l’esigenza di procedere ad una rimodulazione del gruppo dirigente provinciale data l’impossibilità dello stesso segretario provinciale ad adempiere al suo ruolo per motivi personali. Così su proposta del segretario provinciale dei Giovani Democratici è stato approvato all’unanimità il nuovo coordinamento composto da: Antonio De Tursi, Antonio Vittimberga, Leopoldo Barberio, Giuseppe Dell’Aquila, Giovanni Ettore Sipoli, Giuseppe Barillari, Vincenzo Scarpelli e Oreste Sabatino.
Al ruolo di coordinatore unico è stato eletto all’unanimità Giuseppe Dell’Aquila, già dirigente nazionale dell’organizzazione il quale ha assunto l’impegno di procedere al radicamento dell’organizzazione sul territorio e alla programmazione dell’iniziativa politica.
Fa sapere Dell’Aquila che s’impegnerà affinché i Giovani Democratici della provincia di Crotone diventino un’organizzazione punto di riferimento per tutte le nuove generazioni, radicata sul territorio tale da fornire un contributo maggiore al partito democratico, e avviare insieme quel processo di rinnovamento da tutti enunciato.

Nasce il coordinamento dei Giovani Democratici del Marchesato

È stata una bella e costruttiva iniziativa quella organizzata dai Giovani Democratici del marchesato, i quali hanno ufficializzato, con un’assemblea pubblica tenutasi giovedì 2 settembre nella sede del PD di Roccabernarda, la nascita di una collaborazione tra i circoli dei Giovani Democratici dell’area crotonese del marchesato. I ragazzi dei quattro comuni che hanno dato avvio a questa iniziativa (Cotronei, Petilia Policastro, Roccabernarda e Scandale), hanno sottolineato gli obiettivi che si propone quello che hanno definito essere un “laboratorio di idee”. Con voce unanime hanno voluto precisare che non si tratta di una corrente politica, ma di una collaborazione che permetta ai singoli circoli di non rimanere isolati e di avere, dunque, maggiori possibilità organizzative e maggiore ascolto da parte delle istituzioni, con la speranza che sempre più circoli del marchesato e del crotonese in generale partecipino a questa iniziativa. La serata ha avuto avvio con un’analisi dei problemi del territorio e con alcune proposte atte a combatterli. Come di consueto, il primo a parlare è stato il rappresentante del circolo ospitante, Antonio Vona, che è intervenuto con belle parole sull’idea del PD come partito delle piazze, nel quale la gente comune possa riconoscersi e dal quale possa sentirsi rappresentata. Vona ha, inoltre, sottolineato l’importanza, a questo proposito, di mettere fine alle caste e alla politica individualista. “La politica si è allontanata dai cittadini e i giovani sono sempre meno ascoltati; questa iniziativa nasce per dare spazio ai giovani e per riavvicinare, per quanto possibile, la politica al popolo” - queste le parole di chiusura dell’intervento del rappresentante dei GD di Roccabernarda, seguite da un invito alle istituzioni di ascoltare il malessere e le proposte che arrivano da iniziative di questo tipo. A questo punto la parola passa a Filippo Costantino, rappresentante dei GD di Cotronei, il quale si preoccupa di denunciare uno dei mali del crotonese: l’assenza di progetti che permettano una crescita del turismo, argomento caro a chi, come i cotronellari, sono legati ad un territorio quale quello della Sila. “Probabilmente – sottolinea Costantino – il miglior modo per favorire il turismo è quello di coinvolgere un maggior numero di giovani nell’organizzazione di eventi e di campagne pubblicitarie per il turismo. Le istituzioni e chi investe in strutture turistiche dovrebbero, cioè, puntare soprattutto sui giovani”. Il terzo intervento è di Paolo Garofalo, rappresentante del circolo di Scandale. Nonostante la sua giovanissima età, a Garofalo non mancano il coraggio e le capacità di indirizzare un rimprovero alle alte cariche del PD, invitando chi le riveste a rinunciare ai propri individualismi e a smetterla, una volta per tutte, di insistere sulla via del litigio, prima reale ragione delle ultime sconfitte elettorali. Il suo intervento si chiude con l’invito, rivolto alle istituzioni, a contrastare con ogni mezzo la nascita di nuove discariche nel crotonese. “Se altre discariche verranno costruite nel nostro territorio – sottolinea Garofalo – anche le poche imprese sopravvissute, soprattutto quelle agricole, saranno costrette a chiudere bottega, e le nostre terre diventeranno delle grandi pattumiere atte a raccogliere i rifiuti di mezza Italia. Infine,come rappresentante del circolo di Petilia Policastro, la parola passa a Davide Marrazzo, che propone la creazione di una rete Wireless unificata per i comuni del marchesato. “L’innovazione informatica – dice Marrazzo – è una strada che, al giorno d’oggi, è impossibile non percorrere; il nostro territorio, invece, sembra vivere un isolamento al riguardo, usufruendo di una tecnologia che, soprattutto per quanto riguarda la rete, nel resto del paese è già superata da tempo”. A questo punto, dopo, alcuni brevi interventi da parte dei rappresentanti del PD di Roccabernarda, i quali hanno appoggiato l’iniziativa, a prendere la parola è Ubaldo Schifino, capogruppo del consiglio provinciale del PD. Schifino accoglie l’iniziativa con grande entusiasmo, dicendo che queste iniziative gli riportano alla mente gli anni nei quali i giovani hanno contribuito a grandi innovazioni, come nel ’68, e ad un miglioramento delle aspettative e delle possibilità future. “Questa è la prima volta, dal dopoguerra, - dice Schifino - che un genitore non riesce ad assicurare ad un figlio un futuro migliore del proprio. È per questo che è importante che i giovani siano attivi in questo senso, perché sono gli unici che possono ridare dignità al loro futuro”. Chiude la serata l’intervento del consigliere regionale del PD Francesco Sulla, il quale mette in atto una discussione critica sulla stato della politica locale e del PD, riconoscendone gli errori, i limiti e le capacità. “Il PD - sottolinea Sulla - non esisterà effettivamente finché non sarà gestito da una nuova classe dirigente, dal momento che tutti, o quasi, gli attuali dirigenti sono “ex” di qualche altro partito, e troppo radicati in quelle idee passate per poterle mettere completamente da parte. Solo quando i giovani saranno in grado di prendere in mano le redini del partito, questo potrà esistere realmente”. L’entusiasmo di Sulla per l’iniziativa proposta dai GD del marchesato lo porta, infine, a lanciare una proposta: l’invito a creare un seminario nel quale alcuni dei GD del marchesato possano liberamente discutere su problematiche politiche e territoriali con un campione di ragazzi, inizialmente composto da un centinaio di persone. L’idea è stata accolta con entusiasmo dagli organizzatori e dai partecipanti, i quali nei prossimi giorni stabiliranno il da farsi.

Dario Franco