mercoledì 14 dicembre 2011

“No Trenitalia? No Party”

Il completo isolamento ed abbandono del territorio da parte di Trenitalia ci mortifica ed umilia.

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No trenitalia? No Party”, per usare un po’ di sana ironia! Trenitalia continua a tagliare treni e servizi, sopprimendo quei pochi rimasti e facendo capire che non ha nessuna intenzione di avviare un piano di rilancio per la costa ionica. Ed il tutto accade nella distrazione totale di una classe politica che non ha proceduto ad una levata di scudi come in altre occasioni. Trenitalia ha disposto la soppressione di quasi tutti i treni a lunga percorrenza che collegavano direttamente la fascia ionica calabrese, e Crotone in particolare, con Torino, Milano e viceversa. La giustificazione di Trenitalia, appresa su alcuni quotidiani nazionali, è quella della mancata produttività di tali collegamenti dovuti alla scarsa utenza, ma in realtà il personale ferroviario in servizio su tale tratta ha smentito categoricamente tale versione dei fatti, sostenendo invece che nell'arco dell'anno, su questi treni si incontrano migliaia di utenti, viaggiatori abituali, che per ragioni di lavoro, di studio e familiari vivono soprattutto da pendolari, partendo per le destinazioni settentrionali la domenica sera e facendo rientro a casa il venerdì. Eppure, se non ricordo male, “la tanto gloriosa”, amministrazione provinciale di Crotone, a suon di slogan, fino a poco tempo fa occupava la stampa locale con foto e articoli su promesse e protocolli d’intesa con la stessa Trenitalia. Solo slogan! Ed a pagare, però, sono sempre gli stessi, gli abitanti di questa terra sempre più isolata e mortificata. Mi chiedo se la politica istituzionale, quella che decide le sorti dei cittadini calabresi, si accorga che questo porterà il territorio crotonese ad un completo abbandono senza precedenti. Non si investe più sulla tratta Sibari – Crotone, il che vuol dire non solo niente più collegamenti con il resto d’Italia ma da qui a breve anche con l’Università della Calabria. E non solo, questo porterà anche ad avere sempre più un andamento turistico che invece di avanzare arretra bruscamente. A questo punto però è d’obbligo chiedersi che valenza avrà, con la soppressione di questi treni, il piano strategico turistico approvato dalla Regione Calabria nel corso di questo anno. Avevano previsto tutto questo? O si tratta della solita svista? Mistero della politica calabrese! L’unico strumento funzionante per noi crotonesi, che ci ricongiunge al resto d’Italia, rimane il trasporto su gomma, e mi chiedo come faccia un cittadino crotonese a chiamarsi europeo se per percorrere Crotone – Roma impiega 8 ore a differenza di un cittadino Campano, Laziale, Pugliese o Emiliano che impiega lo stesso numero di ore per raggiungere altri continenti? Ecco perché ritengo sia necessario abbandonare la strada dei falsi proclami che da troppo tempo viaggia in maniera elevata nella quotidiana politica calabrese, di destra e di sinistra. C’è bisogno di un’azione forte, da parte delle istituzioni che ci rappresentano, che faccia capire a Trenitalia ed allo stato che anche noi siamo italiani, che anche noi abbiamo gli stessi diritti di altre realtà, diritti di crescita e sviluppo.

Giuseppe Dell’Aquila
Coordinatore Giovani Democratici Provincia di Crotone

martedì 6 dicembre 2011

Nicodemo Bastone incaricato della organizzazione del Circolo PD di Cirò Marina.

“L’incarico di Responsabile organizzativo del Circolo all’unanimità affidato a Nicodemo Antonello Bastone, e,  per molti aspetti, anche l’incarico di tesoriere conferito a Tonino Pirito,  sono la conferma dell’impegno continuo, diligente,appassionato, giovane del Circolo-sezione del PD  di Cirò Marina verso i problemi della collettività, specie di quelli legati a serie politiche di sviluppo” così, con l’entusiasmo proprio delle conquiste importanti, Mimmo Facente conclude la riunione di venerdì 2 dicembre nella sede PD della storica Piazza Rossa. “Ferma restando la organizzazione determinata “ope legis” dalle vicende partitiche provinciali e regionali, che si condividono e rispettano,  Nicodemo Bastone – dice Nino Liotti, autorevole componente del coordinamento cittadino – ha dimostrato, in questo lasso di tempo, di essere il giovane che può traghettare il Partito locale al prossimo congresso, che sarà celebrato a breve.”  Il Circolo ha deliberato un “pressante” calendario di lavori, che non vuole riferirsi al quotidiano amministrativo, che è delegato alla propria rappresentanza istituzionale, ma che il quotidiano supera per proporre soluzioni che mettano a centro “Una Città dove vivere meglio” ed ogni sua possibilità di sviluppo settoriale. Sarà così l’ambiente e la sicurezza, partendo dalla faglia idrogeologica che da sud est - nord est attraversa Cirò Marina; le vessazioni erariali, partendo dalle sperequazioni ETR; il futuro della scuola pubblica, partendo dal dimensionamento scolastico; saranno gli spazi di vivibilità generale – Sanità-previdenza-assistenza-Famiglie e politiche sociali, Cultura, Agricoltura,riforma delle Istituzioni- ad essere “attenzionati” dal Circolo solo per “attenzionare” l’interesse dell’opinione pubblica verso il dialogo ed il confronto sulle possibilità di futuro della nostra città e dei nostri giovani. Altra importante iniziativa deliberata dal PD locale è la elaborazione e stampa di un giornale del Circolo (settimanale o quindicinale o mensile si verificherà poi in corso d’opera !) che riesca ad ampliare il dialogo ed il confronto sulle cose da fare con la gente comune, con quanti, compagni e non, amici e non, si sono allontanati o per nulla frequentano la vita del Partito. Dice a tal proposito Mario Turano “Vogliamo affidare a un nostro “corriere culturale” attese, speranze e contenuti  di una capacità “giovane” di misurarsi sulle sfide del futuro per gridare forte la nostra voglia di dialogo. Vogliamo un “nostro” spazio non solo per una opportuna informazione su quanto il Circolo pensa, propone, realizza sulle possibilità di vivibilità complessiva generale e locale, ma semplicemente per confrontarci con la città”. Il Pd di Cirò Marina quindi vuol fare sul serio e lo fa affidando ad ogni suo componente quell’autonomia nella collegialità che s’è sempre auspicata e che parte dalla ottimizzazione delle risorse esistenti per coinvolgere, su un calendario di cose da fare e non sul sesso degli angeli, uomini e donne, giovani e anziani tenuti finora ai margini della sezione. “Il Partito che a livello locale vogliamo costruire – dice il neo responsabile organizzativo Nicodemo Bastone – è uno strumento valoriale da rendere sempre più forte e “regolato” ponendo in continuità ed in sinergia di intenti ed operativi,  l’esperienza dei compagni e amici  meno giovani  con l’entusiasmo dei giovani. Con i livelli provinciali e regionali e le nostre rappresentanze nazionali, ma anche con le diverse maggioranze politiche locali,  vogliamo mettere in campo il meglio, perché la città migliori e migliorino le condizioni dei cittadini. Il futuro si costruisce con la inclusione, il coinvolgimento, il recupero e la condivisione e non escludendo e relegando in ghetti socio-politico-culturali poi sicuri avversari”

venerdì 2 dicembre 2011

ARRESTI ECCELLENTI, SIPOLI (GD): IL FRESCO PROFUMO DELLA LIBERTA'

In questi giorni leggendo i giornali lo sgomento è forte. Non siamo preoccupati dalla crisi economica, del Governo Monti. Non siamo amareggiati dalle discussioni sterili dei parlamentari che in questi giorni difficili invece di discutere del bene comune si preoccupano delle “loro” pensioni dorate. Siamo preoccupati perché oggi è messo in discussione quello che è il diritto alla legalità. Alta è l’incredulità dei calabresi che su tutti gli organi di stampa nazionali hanno appreso di alcuni arresti a seguito di un’operazione contro la criminalità organizzata. Questa volta però non si tratta della solita operazione antimafia, alla quale siamo amaramente abituati. Questa volta si tratta di un intervento che vede coinvolti esponenti eccellenti e personaggi di spicco della Calabria che conta. Un magistrato, un consigliere regionale, un avvocato, un medico e un maresciallo della Guardia di Finanza sono stati tratti in arresto per ordine della Procura della Repubblica di Milano. Indubbiamente il garantismo ed il rispetto della Costituzione portano a ritenere chiunque innocente fino al terzo grado di giudizio tuttavia, il dato che preme segnalare è un altro. Il colpo inferto alla ‘ndrangheta questa volta lascerà strascichi pesanti all’interno del tessuto sociale calabrese. Questo episodio, infatti, ha creato un senso di smarrimento e di sfiducia, non solo intorno alle Istituzioni, ma anche agli stessi apparati dello Stato. La domanda che molti si pongono è come sia possibile avere fiducia dello Stato e di coloro che, impersonificandolo, dovrebbero difendere i cittadini e sostenerli in una lotta senza quartiere. Com’è possibile “denunciare”? Come si può essere sicuri che “dall’altra parte” non vi sia qualcuno connivente con gli ambienti criminali? Come si può condurre un’aggressione efficace ai patrimoni economici delle cosche, se non c’è la sicurezza che gli strumenti legislativi vengano utilizzati dagli apparati statali in modo “convinto”? La Procura di Milano ha scoperchiato il vaso di Pandora mettendo nero su bianco una realtà che ormai è evidente. Nella nostra terra vi sono interi settori grigi dove si aggirano personaggi oscuri. Questa volta la ‘ndrangheta non spara, non colpisce attività economiche, non chiede il pizzo. Questa volta quello che emerge è un dato ancora più inquietante ed è il fatto che si è scoperto un intero apparato parallelo e trasversale allo Stato che agisce in nome e per conto delle famiglie che “comandano”. Il salto di qualità è evidente tuttavia, non deve scoraggiare chi quotidianamente è in campo. Chi combatte il malaffare e chi combatte il “puzzo del compromesso morale”. Il plauso, oltre a chi ha condotto una così importante operazione, va a coloro che si impegnano quotidianamente in nome della legalità. La gratitudine va a coloro che sostengono i cittadini e li difendono contro la sopraffazione di chi si candida a governare nel nome del malaffare la nostra terra. È in momenti come questi che torna d’attualità la lezione di un uomo nobile, un eroe dei nostri tempi, ma non certo un Don Chisciotte, visto che ha lasciato alle giovani generazioni una grande eredità ed un grande esempio. Paolo Borsellino durante un discorso ai cittadini siciliani affermava che: “la lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. Oggi in Calabria c’è sgomento, ma già giungono a noi ventate di fresco profumo di libertà.


GiovanniEttore Sipoli

Responsabile Legalità GD Calabria

domenica 6 novembre 2011

Il Presidente Scopelliti dia risposte concrete e non giochi allo scarica barile


Molte persone presenti allo stadio sabato durante la partita Crotone - Reggina hanno intonato cori contro il ridimensionamento dell’ospedale cittadino. Condivisibile e non una novità vista la presenza del Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, che ha assistito alla partita in tribuna insieme al Presidente della Provincia, Stano Zurlo, ed al vicepresidente dell’esecutivo regionale, Antonella Stasi. Più volte i presenti allo stadio hanno intonato lo slogan "l’ospedale non si tocca".
Uno stato d'animo legittimo, a mio avviso, quello dei contestatori contro il centrodestra. Contro i numerosi tagli, le numerose incapacità ad affrontare i problemi dei cittadini dell'intero crotonese che si sentono sempre esclusi e maltrattati dalla Politica e dai sempre più numerosi improvvisati "politicanti".
Ma quello che ancor di più fa scalpore è la risposta del Presidente Scopelliti oggi, a mezzo stampa, nella quale anziché dare una risposta ai cittadini contestatori, scappa tramite la strada più corta e tanto amata dal sistema centrodestra: lo scaricabarile. Troppo semplice dire che la colpa è degli altri, caro Presidente, troppo riduttivo e molto offensivo all'intelligenza delle persone, amanti della propria terra, che chiedono un chiarimento e sollevano una questione che riguarda tutti. Qualsiasi cittadino può andare, spontaneamente, a leggersi l'atto aziendale presentato e brillantemente bocciato all'unanimità dai sindaci crotonesi. E dopo averlo letto, qualsiasi cittadino è in grado di dare un proprio giudizio negativo, non per forza si devono far influenzare dalla posizione nettamente contraria del centrosinistra. Questo, signor Presidente, significa una cosa precisa: non aver rispetto dei cittadini calabresi!
Dopo questa sua battuta, è sempre più evidente che esistono due tipi di linguaggi che la vostra cultura politica mette al servizio della collettività, una è quella dello Slogan, l'atra è: "la colpa non è mia".E' attraverso queste affermazioni che si mette in luce la voglia di intraprendere strade diverse da quelle di una "politica risolutiva" veramente.
Ma queste tecniche ormai, in Calabria come in Italia, lasciano il tempo che trovano.


Crotone li 06/11/2011
Giuseppe Dell’Aquila
Coordinatore Giovani Democratici Provincia di Crotone

venerdì 28 ottobre 2011

Solidarietà a Belcastro da parte di Giuseppe Dell’Aquila e di tutti i Giovani Democratici della Provincia di Crotone

Piena Solidarietà all’amico, al Sindaco e Coordinatore Provinciale del Partito Democratico Nicola Belcastro, da parte di Giuseppe Dell’Aquila, Coordinatore Provinciale Giovani Democratici, e di tutti i Giovani del Partito Democratico della Provincia di Crotone, per il vile atto subito ieri sera.

"Cercare di intimidire un sindaco, platealmente e in pieno centro, vuol dire aggredire e umiliare un'intera comunità. Chi rappresenta le istituzioni non può e non deve essere lasciato solo, soprattutto in territori difficili come quelli nostri.”

"Nel ribadire il nostro pieno sostegno a Nicola per il suo eccellente lavoro svolto sinora nel pieno rispetto della Legalità, siamo convinti che quest’atto spingerà lui, la sua amministrazione e il Pd a continuare ancora con maggior forza e convinzione una difficile battaglia contro i poteri criminali per una riscossa civica della Calabria e del crotonese. Noi, Giovani Democratici e Giovani del Territorio, continueremo a coltivare insieme a te Nicola, ne siamo certi, quella cultura della Legalità migliorando il vivere civile della nostra amata terra.”

Crotone li 28/10/2011

Giovani Democratici Provincia di Crotone

venerdì 21 ottobre 2011

L’Unione Europea è una risorsa per il presente ed il futuro dei nostri territori

Una delegazione del PD Crotonese in visita al Parlamento Europeo
Una delegazione del PD Crotonese ha partecipato al workshop che si è tenuto a Bruxelles su Politiche e Strumenti Europei per la sostenibilità. Workshop organizzato dall’On. Andrea Cozzolino, Parlamentare Europeo, con l’obiettivo di informare amministratori locali e dirigenti del Partito Democratico Calabrese sui temi e sulle direttive europee riguardanti l’Eco-Innovazione, tema che diventa sempre più necessario per il futuro dell’intera Europa e del Mondo. Tanti i partecipanti provenienti da ogni realtà calabrese. Della nostra Provincia erano presenti il Consigliere Regionale del Partito Democratico l’On. Francesco Sulla, Giuseppe Dell’Aquila, Antonella Giungata, Michele Fallico, Tommaso Blandino e Lorenzo Oliveti. Il corso, commentano i partecipanti, è stato di alto profilo, consentendoci di venire a conoscenza ed approfondire ulteriormente quello che, nel periodo di programmazione comunitaria 2007-2013, sono le attività prioritarie per l’Istituto Nazionale del Commercio Estero (ICE) presente a Bruxelles, che più ci riguardano da vicino: Ricerche e Sviluppo Tecnologico; Sistemi Energetici Sostenibili; Governance Ambientale, brillantemente forniti tramite il programma Life+, ed i Gemellaggi Amministrativi. Un occasione, insomma, che ha messo in risalto quanto le politiche in materia di sviluppo innovativo che guardino alla sostenibilità ambientale siano più che mai necessari ed essenziali per il futuro del nostro territorio, nonché, se applicate in maniera precisa ed seria, queste possono essere risorsa di rilancio per tutte le nostre singole comunità. Questi progetti possono rafforzare le capacità nazionali e locali di “governo” dell’ambiente; trasferire Know how e tecnologie per la conservazione delle risorse naturali e la protezione delle biodiversità; promuovere la diffusione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica per ridurre i consumi di combustibili fossili nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti. Tutte tematiche di straordinaria importanza, che sembrano però, non interessare del tutto la Giunta Regionale Calabrese, in quanto proprio durante le relazioni dei Ricercatori del Workshop si è venuti a conoscenza che la Calabria è l’unica Regione d’Italia a chiudere l’ufficio di rappresentanza a Bruxelles. Forse non è per i Calabresi ordine di primaria importanza, ma di certo se usato bene e con competenza, sarebbe per la Calabria una risorsa e non uno spreco, aiutando ad uscire dall’enpasse di fronte al quale ci troviamo sulla programmazione per l’utilizzo dei Fondi Europei riguardante il periodo 2007-2013.
Alla conclusione del corso i partecipanti hanno fatto visita alla sede del Parlamento Europeo. Un momento di forte confronto, utile alla formazione di una nuova classe dirigente che vuole rimanere al passo con i tempi ed i luoghi, per garantire alla nostra terra di riemergere e diventare sempre più Europea, perché il futuro passa attraverso l’Europa, e noi non possiamo più aspettare!

giovedì 13 ottobre 2011

“Giovani democratici,vecchie abitudini”.Rispondiamo al Fatto quotidiano.


Mi è stato inviato un articolo del Fatto Quotidiano dal titolo: “Giovani democratici,vecchie abitudini”,ho subito aperto il link e letto l’articolo ed invito voi tutti a fare altrettanto(http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/11/giovani-democratici-vecchie-abitudini/164035/index.html)

Ci risiamo dopo aver criticato mesi fa il segretario nazionale dei Giovani democratici Raciti in quanto usa un linguaggio da dirigenti del Pci anni ‘70,in mancanza di notizie e di scandali di Lavitola e co. cosa fa il Fatto? critica i Giovani democratici in merito alla questione generazionale dicendo che fin ora(i rottama tori) hanno rottamato solo se stessi.

 Certo il problema generazionale  va affrontato nel Pd come in tutto il Paese del resto.

Non dimentichiamoci che in Italia solo il 2,5% della classe dirigente ha meno di 35 anni e si tratta per lo più di campioni sportivi e di star dello spettacolo. Pochi giovani riescono ad affermarsi in politica,nel mondo economico o nelle professioni .La percentuale di under 35 in queste élite è irrisoria,meno dell’1%. Per esseri più precisi,solo lo  0,9% dei politici,contro lo 0,4% dei rappresentanti del mondo economico e lo 0,6% dei professionisti. La politica certamente deve esser la prima a dare una scossa e puntare sui giovani garantendo merito e trasparenza e attuando politiche in favore dei giovani tutt’ora inesistenti sebbene esiste e persiste nonostante l’alta disoccupazione giovanile oltre il 29% un ministro con un ministero per le politiche giovanili;fossi al posto della Meloni mi sarei dimesso dalla vergogna e dall’inefficienza prodotta e per i costi del ministero.

Come diceva Palmiro Togliatti “serve rinnovamento nella continuità”,quello che il Pd ha fatto e sta facendo in tutto il territorio nazionale. Il Fatto dimentica che la segreteria nominata da Bersani 2 anni fa è formata da 30 e 40 enni,lo stesso vale per le segreterie di tutti i livelli territoriali,voi che criticate tanto i calati dall’alto non avete ancora capito che il rinnovamento parte dal basso e non deve essere solo anagrafico.
Ricordiamoci che rottamare vuol dire quando una cosa entra in disuso, e diventa inutile, si può "buttare via", sostituendola con una nuova e utile. Non credo l’esperienza e la maturità politica di una persona si possa buttare via così dall’oggi al domani,magari sostituendola con un giovane privo,di idee,contenuti e proposte,si può essere vecchi ed avere idee nuove. 

Oreste Sabatino
Coordinatore Gd di San Nicola dell'Alto

venerdì 7 ottobre 2011

Infrastrutture fantasma, il centrodestra sembra vivere su un altro pianeta


Sabato a Cosenza si è consumata una brutta e triste pagina di storia politica di questa regione. Scendere in piazza per dire ai calabresi cosa? I cittadini di questa regione sono stufi dei soliti slogan illusori che tanto male hanno procurato all’Italia nel corso di questo ventennio. Scopelliti ed il centrodestra marciano ed intanto i giovani calabresi scoprono sempre più la disoccupazione, l’emigrazione, il distacco sociale, la mancanza di politiche per la famiglia, la mancanza di un progetto di futuro per la nostra Regione. Questa giunta regionale sembra non avere le capacità per trovare una soluzione ai tanti problemi e sceglie, marciando, di distrarre i calabresi dai veri disagi quotidiani. Chissà se in quella giornata, qualcuno “dei suoi”, ha suggerito a Scopelliti la situazione di infrastrutture e trasporti nel territorio Crotonese! Una provincia totalmente isolata, sempre meno europea. Trenitalia continua a tagliare treni e servizi, sopprimendo quei pochi rimasti e facendo capire che non ha nessuna intenzione di avviare un piano di rilancio per la costa ionica. Mancano i collegamenti tra i piccoli comuni e la città capoluogo, l’aeroporto di Crotone e quello internazionale di Lamezia. La situazione delle strade resta sempre la stessa da anni, pensando alla SS 106, non può dirsi chiaramente risolta grazie alle fatiscenti rotonde che continuano a costruire per portare migliorie del tutto apparenti. L’altro strumento “quasi funzionante”, qual è l’aeroporto Sant’Anna, è ancora troppo lontano dal rendere possibile un grosso incremento di passeggeri verso il resto d’Italia e d’Europa. Nell’era delle compagnie low cost, non possiamo accontentarci delle offerte virtuali di alitalia dove per raggiungere Roma occorrono 160 euro A/R. L’unico strumento funzionante per noi crotonesi, che ci ricongiunge al resto d’Italia, rimane il trasporto su gomma. Però mi chiedo, a tal proposito, come fa un cittadino crotonese a chiamarsi europeo se per percorrere Crotone – Roma impiega 8 ore a differenza di un cittadino Campano, Laziale, Pugliese o Emiliano che impiega lo stesso numero di ore per raggiungere altri continenti? Ecco perché ritengo sia necessario abbandonare la strada dei falsi proclami che da troppo tempo viaggia in maniera elevata nella quotidiana politica di slogan promossa dal centrodestra calabrese. Scopelliti chiama a raccolta i suoi, per festeggiare! Ma intanto la Calabria ha sempre gli stessi problemi ed il territorio crotonese è sempre più isolato ed abbandonato a se stesso.

Crotone li 05/10/2011

Giuseppe Dell’Aquila
Coordinatore Giovani Democratici Provincia di Crotone

giovedì 6 ottobre 2011

I GD Crotonesi domani scenderanno in piazza contro i tagli alla scuola


Condividiamo e sosteniamo tutte le ragioni che il 7 e l’8 ottobre vedranno in piazza il mondo della scuola. In un periodo di recessione e crisi globale tutti i Paesi hanno investito in ricerca, scuola e innovazione tutti tranne l’Italia. Un’Italia che vive quotidianamente giorni di incertezza, incertezza dovuta ad un governo che non governa e non pensa al bene del Paese. Anche quest’anno la scuola è cominciata tra tagli e proteste, e soprattutto nel totale disinteresse del governo. Nel documento DEF approvato pochi mesi fa si delineano altri tagli all’istruzione, che andranno ad aggiungersi agli 8 miliardi di euro iniziali e i 132 mila posti di lavoro persi. Infatti crescono le liste d’attesa nelle scuole d’infanzia, il tempo pieno è stato tagliato. Altro dramma democratico del nostro Paese è la mancanza di sostegno ai ragazzi con disabilità che sono 220 mila, dove ben l’85% ha un certificato di gravità e quindi come ha già confermato la sentenza della Corte hanno diritto a ricevere un insegnante a loro dedicato. La Gelmini continua a negare questo loro diritto. In molte regioni il rapporto è un insegnante ogni 3-4 ragazzi. Per non parlare delle classi sovraffollate, il taglio alle borse del studio(alla faccia della meritocrazia) la scarsa qualità dei laboratori e soprattutto degli istituti. Infatti, in Italia solo il 46 % delle scuole ha il certificato di agibilità statica, contro il 98 % della Germania, il 93 % della Francia e il 92 % dell'Inghilterra. Le risorse stanziate, anche dall’ultimo governo di centro sinistra, spesso non possono essere spese dagli enti locali per i vincoli imposti dal patto di stabilità interno. Chiediamo per questo che dal patto vengano escluse le spese per l’edilizia scolastica. Per non parlare della precarietà che non permette agli alunni di avere la continuità didattica. Per questi motivi i Giovani Democratici di Crotone scenderanno in piazza il 7 ottobre a Crotone come nel resto d’Italia con gli studenti e con il mondo della scuola per una scuola pubblica di qualità.

Crotone li 06/10/2011

Giuseppe Dell’Aquila

Coordinatore Provinciale Giovani Democratici

Oreste Sabatino 
Coordinatore circolo GD San Nicola dell’Alto

venerdì 30 settembre 2011

I Giovani Democratici sannicolesi hanno sostenuto la raccolta firme contro il Porcellum.


Dopo la bellissima Festa Democratica del 9 agosto 2011,i Giovani Democratici sannicolesi sono ritornati in piazza, e tra la gente per dare il loro contributo per la raccolta delle firme per la richiesta di indizione del referendum abrogativo finalizzato ad eliminare l’attuale legge elettorale definita dallo stesso ideatore Calderoli una Porcata.

Oltre il centinaio le firme raccolte spedite giorni fa al Comitato di Roma.Un impegno che ha visto la partecipazione dei cittadini che aldilà di ogni simbolo e partito hanno firmato per la democrazia.Una firma che dice no alla politica di palazzo e si alla democrazia partecipativa.

Il cittadino deve ritornare a scegliere il suo rappresentante che lo dovrà rappresentare nei 5 anni di legislatura in Parlamento."Sono soddisfatto per il risultato raggiunto – afferma - il coordinatore Sabatino - e ringrazio principalmente tutti i firmatari e i Giovani Democratici in particolare Luana,Michele.S,Michele.G,Daniele,Francesco,Alessio,Alberto,Ionut Jurvale e gli altri,insieme abbiamo scritto un'altra pagina di democrazia a San Nicola dell’Alto.”
L’obiettivo delle 500 mila firme è stato doppiato,le firme presentate in Cassazione sono 1.210.446 .Ora si attende il via libera che arriverà entro il 10 dicembre, poi il passaggio alla Corte costituzionale per l'ammissibilità. Il voto la prossima primavera.

mercoledì 21 settembre 2011

Solidarietà a Carmine Vasovino, Sindaco di Scandale

Esprimo piena solidarietà, mia personale e dei GIOVANI DEMOCRATICI della Provincia di Crotone, a Carmine Vasovino, sindaco di Scandale, per la grave intimidazione subìta. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a forme di inaudita violenza e di prevaricazione ai danni di amministratori locali che cercano di fare il loro lavoro al meglio e per il bene della comunità. Un atto criminale di fronte al quale è necessario reagire con la massima energia e determinazione per stroncare la spirale della violenza e dell’intimidazione con cui le forze criminali puntano a condizionare ed a inquinare la vita pubblica crotonese. Siamo certi, che lo spirito chiaramente intimidatorio alla base dell’atto vandalico, sortirà l’effetto contrario e spingerà il Sindaco Vasovino a portare avanti col solito impegno la sua brillante e seria attività di primo cittadino.

Crotone li 21/09/2011

Giuseppe Dell’Aquila

Coordinatore Provinciale Giovani Democratici