venerdì 7 gennaio 2011

Il futuro inizia adesso!

Il momento politico che stiamo attraversando ci ha portato a realizzare una riflessione su come vorremmo che i Giovani Democratici ed il Partito Democratico interpretasse il momenti prossimi dell'azione politica. Il messaggio è ovviamente rivolto ai giovani. Ai nostri coetanei che da poco o diverso tempo si sono affacciati al movimento dei Giovani Democratici ed alla politica in generale. Quei giovani che come noi stanchi di vedere sfuggire il proprio futuro lontano da prospettive di crescita e prosperità, hanno deciso di rendersi "protagonisti e non ospiti del nostro tempo", mettendo impegno, tempo e dedizione. Nella politica i giovani che emergono grazie a un sano e robusto combattimento con l’establishment sono però una vera rarità. I più si fanno  cooptare, diventano mestieranti della gioventù, giovani a vita, lagnosi e queruli. Ecco perche noi diciamo: "Evitiamo che i Giovani Democratici siano solo la parodia del burocrate di belle speranze, ciascuno a occupare la casella nella direzione del partito per conto del maggiorente (anziano) di riferimento". Insomma vigorose del nostro paese. I Giovani Democratici della provincia di Crotone hanno dimostrato un grande fermento, riempiendo il calendario di iniziative che hanno sensibilizzato tutti sui problemi del territorio. Ora è arrivato il momento di fare il salto di qualità. Il salto di qualità che il Partito Democratico ci chiede, e che dal Partito Democratico non possiamo aspettare che ci venga calato dall'alto. Quello di prendere parte seriamente alle dinamiche politiche delle prossime amministrative è il compito prossimo dei Giovani Democratici, al qualechiediamo di esporre senza restrizioni e riferimenti personalistici le idee che siano proprie di discussioni all'interno dei giovani. Tale situazione scongiurerebbe il rischio di far diventare questa realtà giovanile, che è la più grande in provincia ed in anche Italia, solo un ampliamento di facciata. Chiediamo per cui ai Giovani Democratici di assumersi le responsabilità di un movimento giovanile, e di assumere tutte quelle caratteristiche che si racchiude nella parola "giovanile", che siano fermento, dinamismo, ma soprattutto il senso di "ribellione e audacia". Noi lo stiamo facendo, tutti noi lo dobbiamo fare. vorremmo giovani meno accondiscendenti e più "ribelli", più propensi a dire la loro ed a far rispettare le idee proprie. Perché il Partito Democratico ha bisogno di giovani idee, ma che, se non sono urlate dai giovani, rischiano di restare chiuse nelle diplomatiche relazioni interpersonali interne al partito. "Lavoriamo da generazione", e mettiamo in atto "la nostra Rivoluzione", come "i nostri captatori" fecero "al loro tempo". La storia insegna che nonostante gli ostacoli, ogni generazione ha comunque il compito, anzi il dovere di trovare la propria strada. Ogni generazione ha come destino quello di trovare la propria via quindi, guadagnando il proprio spazio vitale e, se gli viene precluso, di forzare il cambiamento. Dunque se i giovani pensano di aver diritto ad un futuro migliore rispetto a quello che gli è stato preconfezionato, l'unica possibilità, in una società rigida, è quella semplicemente di prenderselo. Avere l'arrogante audacia di lottare senza timori  reversibili, il creativo coraggio di riattivare un conflitto generazionale di cambiamento, la lucida determinazione di rompere una volta per tutte la lunga tregua generazionale che blocca in un abbraccio soffocante le energie più
A firma di:
Antonio Pace (vicesegretario Partito Democratico di Cirò Marina)
Leo Barberio (vicesegretario Partito Democratico di Scandale)

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