giovedì 13 ottobre 2011

“Giovani democratici,vecchie abitudini”.Rispondiamo al Fatto quotidiano.


Mi è stato inviato un articolo del Fatto Quotidiano dal titolo: “Giovani democratici,vecchie abitudini”,ho subito aperto il link e letto l’articolo ed invito voi tutti a fare altrettanto(http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/11/giovani-democratici-vecchie-abitudini/164035/index.html)

Ci risiamo dopo aver criticato mesi fa il segretario nazionale dei Giovani democratici Raciti in quanto usa un linguaggio da dirigenti del Pci anni ‘70,in mancanza di notizie e di scandali di Lavitola e co. cosa fa il Fatto? critica i Giovani democratici in merito alla questione generazionale dicendo che fin ora(i rottama tori) hanno rottamato solo se stessi.

 Certo il problema generazionale  va affrontato nel Pd come in tutto il Paese del resto.

Non dimentichiamoci che in Italia solo il 2,5% della classe dirigente ha meno di 35 anni e si tratta per lo più di campioni sportivi e di star dello spettacolo. Pochi giovani riescono ad affermarsi in politica,nel mondo economico o nelle professioni .La percentuale di under 35 in queste élite è irrisoria,meno dell’1%. Per esseri più precisi,solo lo  0,9% dei politici,contro lo 0,4% dei rappresentanti del mondo economico e lo 0,6% dei professionisti. La politica certamente deve esser la prima a dare una scossa e puntare sui giovani garantendo merito e trasparenza e attuando politiche in favore dei giovani tutt’ora inesistenti sebbene esiste e persiste nonostante l’alta disoccupazione giovanile oltre il 29% un ministro con un ministero per le politiche giovanili;fossi al posto della Meloni mi sarei dimesso dalla vergogna e dall’inefficienza prodotta e per i costi del ministero.

Come diceva Palmiro Togliatti “serve rinnovamento nella continuità”,quello che il Pd ha fatto e sta facendo in tutto il territorio nazionale. Il Fatto dimentica che la segreteria nominata da Bersani 2 anni fa è formata da 30 e 40 enni,lo stesso vale per le segreterie di tutti i livelli territoriali,voi che criticate tanto i calati dall’alto non avete ancora capito che il rinnovamento parte dal basso e non deve essere solo anagrafico.
Ricordiamoci che rottamare vuol dire quando una cosa entra in disuso, e diventa inutile, si può "buttare via", sostituendola con una nuova e utile. Non credo l’esperienza e la maturità politica di una persona si possa buttare via così dall’oggi al domani,magari sostituendola con un giovane privo,di idee,contenuti e proposte,si può essere vecchi ed avere idee nuove. 

Oreste Sabatino
Coordinatore Gd di San Nicola dell'Alto

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