mercoledì 14 dicembre 2011

“No Trenitalia? No Party”

Il completo isolamento ed abbandono del territorio da parte di Trenitalia ci mortifica ed umilia.

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No trenitalia? No Party”, per usare un po’ di sana ironia! Trenitalia continua a tagliare treni e servizi, sopprimendo quei pochi rimasti e facendo capire che non ha nessuna intenzione di avviare un piano di rilancio per la costa ionica. Ed il tutto accade nella distrazione totale di una classe politica che non ha proceduto ad una levata di scudi come in altre occasioni. Trenitalia ha disposto la soppressione di quasi tutti i treni a lunga percorrenza che collegavano direttamente la fascia ionica calabrese, e Crotone in particolare, con Torino, Milano e viceversa. La giustificazione di Trenitalia, appresa su alcuni quotidiani nazionali, è quella della mancata produttività di tali collegamenti dovuti alla scarsa utenza, ma in realtà il personale ferroviario in servizio su tale tratta ha smentito categoricamente tale versione dei fatti, sostenendo invece che nell'arco dell'anno, su questi treni si incontrano migliaia di utenti, viaggiatori abituali, che per ragioni di lavoro, di studio e familiari vivono soprattutto da pendolari, partendo per le destinazioni settentrionali la domenica sera e facendo rientro a casa il venerdì. Eppure, se non ricordo male, “la tanto gloriosa”, amministrazione provinciale di Crotone, a suon di slogan, fino a poco tempo fa occupava la stampa locale con foto e articoli su promesse e protocolli d’intesa con la stessa Trenitalia. Solo slogan! Ed a pagare, però, sono sempre gli stessi, gli abitanti di questa terra sempre più isolata e mortificata. Mi chiedo se la politica istituzionale, quella che decide le sorti dei cittadini calabresi, si accorga che questo porterà il territorio crotonese ad un completo abbandono senza precedenti. Non si investe più sulla tratta Sibari – Crotone, il che vuol dire non solo niente più collegamenti con il resto d’Italia ma da qui a breve anche con l’Università della Calabria. E non solo, questo porterà anche ad avere sempre più un andamento turistico che invece di avanzare arretra bruscamente. A questo punto però è d’obbligo chiedersi che valenza avrà, con la soppressione di questi treni, il piano strategico turistico approvato dalla Regione Calabria nel corso di questo anno. Avevano previsto tutto questo? O si tratta della solita svista? Mistero della politica calabrese! L’unico strumento funzionante per noi crotonesi, che ci ricongiunge al resto d’Italia, rimane il trasporto su gomma, e mi chiedo come faccia un cittadino crotonese a chiamarsi europeo se per percorrere Crotone – Roma impiega 8 ore a differenza di un cittadino Campano, Laziale, Pugliese o Emiliano che impiega lo stesso numero di ore per raggiungere altri continenti? Ecco perché ritengo sia necessario abbandonare la strada dei falsi proclami che da troppo tempo viaggia in maniera elevata nella quotidiana politica calabrese, di destra e di sinistra. C’è bisogno di un’azione forte, da parte delle istituzioni che ci rappresentano, che faccia capire a Trenitalia ed allo stato che anche noi siamo italiani, che anche noi abbiamo gli stessi diritti di altre realtà, diritti di crescita e sviluppo.

Giuseppe Dell’Aquila
Coordinatore Giovani Democratici Provincia di Crotone

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